Verso degli imballaggi sempre più sostenibili: le tendenze del 2025

L’industria degli imballaggi sta attraversando una rapida trasformazione, promossa da una crescente sensibilità nei confronti del principio della sostenibilità. I consumatori sono diventati progressivamente sempre più esigenti e attenti all’impatto ambientale dei prodotti d’acquisto.
In questo articolo esploreremo le principali tendenze che domineranno il settore degli imballaggi nei prossimi anni e come le imprese si stanno riorganizzando (o perlomeno, come dovrebbero!) internamente per soddisfare questa nuova esigenza di mercato.
Il consumatore pretende maggiore sostenibilità
Le tendenze 2025 nella scelta degli imballaggi fanno emergere una particolare attenzione verso acquisti consapevoli, sostenibili e possibilmente derivanti da materiali riciclati.
Questi primi mesi dell’anno hanno confermato una crescente sensibilità verso i temi ambientali, che si inserisce anche nelle decisioni d’acquisto quotidiane.
Dal 1° luglio 2025, il Contributo Ambientale Conai (CAC) verrà aggiornato con l’obiettivo di favorire gli imballaggi realizzati a partire dalla carta.
Questa decisione contribuirà a premiare imballaggi sostenibili e realizzati secondo processi che permettono un successivo riciclaggio.
Il consumatore medio oggi è più propenso a compiere scelte di acquisto consapevoli, non solo rispetto alla natura del prodotto, ma anche in ottica di riuso e recupero del materiale a lungo termine.
L’impegno delle imprese nella sostenibilità
Come anticipato, il valore della sostenibilità è al centro delle tendenze 2025 per il settore degli imballaggi. Le imprese stanno cercando di adattarsi sia alle esigenze del mercato dei consumatori che, al contempo, alle normative nazionali ed europee sui temi ambientali.
Per le aziende non cambiano solo i materiali impiegati nella produzione, cambia proprio l’intero Business Model: l’organizzazione interna, il sistema produttivo e la progettazione del ciclo di vita del prodotto.
La scelta di materiali biodegradabili
Come primo tentativo di adeguarsi alle nuove esigenze del mercato, le imprese stanno passando ad un crescente utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili nei loro processi produttivi.
Alcune alternative di materiali più sostenibili sono il PLA (acido polilattico), derivato dal mais o dalla canna da zucchero o le bioplastiche, il cui processo di decomposizione è più rapido e non danneggia l’ambiente.
L’intenzione alla base è quella di proporre imballaggi sempre più ecologici, ma che siano anche sostenibili economicamente.
Il riciclaggio delle risorse
L’adozione di materiali riciclati è un’altra valida opzione per adeguarsi alla domanda di sostenibilità del mercato. Che sia attraverso la plastica riciclata o la carta riciclata, le imprese sembrano intenzionate a cambiare il proprio paradigma produttivo, riducendo la propria impronta ambientale in termini di emissioni di CO2 e di impiego di risorse alternative più sostenibili.
Tubitex si impegna attivamente in tal senso, proponendo ai suoi clienti un prodotto da imballaggio realizzato con l’84 – 86% di materiale 100% FSC proveniente da carta da macero/riciclo.
La mission aziendale è quella di contribuire a ridurre la propria impronta ambientale, nonché di favorire il ripristino delle risorse del Pianeta, grazie alla progettazione di un modello produttivo circolare.
Imballaggi sempre più minimal: all’insegna dell’efficienza
Il design minimalista raggiunge anche il settore degli imballaggi. Le imprese sembrano prediligere packaging minimal e funzionali all’uso, riducendo al minimo le quantità di risorse impiegate nel confezionamento.
La scelta è di natura sia ambientale che estetica, in quanto anche i consumatori tendono a prediligere packaging più essenziali, eleganti e adatti al riuso.
L’economia del riuso sta infatti prendendo piede in questo settore, proponendo imballaggi adattabili ad altre funzioni che, oltre a svolgere la loro funzione base, possono svolgere utilizzi alternativi.
Questo trend circolare contribuisce in larga misura a disincentivare lo spreco, promuovendo al contrario il riuso creativo del packaging, come ad esempio attraverso lo scrapbooking.
Una politica aziendale Zero Plastica
Infine, una tendenza diffusa è la riduzione o il completo rifiuto da parte delle imprese di impiegare plastica nei propri processi produttivi.
La denuncia comune si riversa soprattutto contro la plastica monouso e non riciclabile: l’emblema assoluto del rifiuto vero e proprio.
I consumatori sembrano prediligere alternative ecosostenibili e compostabili, come il cartone riciclato o gli imballaggi di derivazione naturale.
Conclusioni
Nello scenario attuale, i consumatori ricoprono un ruolo determinante nelle scelte produttive delle imprese: richiedono prodotti progressivamente sempre più sostenibili, secondo un approccio circolare e di tutela ambientale.
Il settore degli imballaggi sta affrontando numerosi cambiamenti, con l’intento di adeguarsi alle nuove politiche legate alla sostenibilità. L’obiettivo è quello di lanciare sul mercato un packaging ecosostenibile, pratico, esteticamente bello e possibilmente riutilizzabile per altri scopi.
L’idea è che l’imballaggio non possa più essere considerato una forma di rifiuto, ma che sia necessario ripensarlo, con un pizzico di creatività, come una risorsa adattabile a usi alternativi.